Il tetto verde: elementi di progettazione e dettagli costruttivi
Luigi Paolino
Il tetto verde è ancora un tabù? Dalle tendenze del mercato parrebbe ancora di sì: committenti e costruttori sono restii a promuovere e realizzare coperture “green”, assecondati da progettisti poco propensi ad affrontare tematiche considerate ancora molto complesse e di nicchia.
I motivi vanno ricercati essenzialmente in un atteggiamento timoroso e sospettoso, specie per gli aspetti di durabilità oltre che per questioni di maggiori costi e per la necessità che il progetto di un tetto verde e la sua realizzazione richiedono uno sforzo conoscitivo in più.
Ma le coperture verdi offrono molte più prestazioni rispetto alle coperture convenzionali, a vantaggio del committente ma anche dell’ambiente e, di riflesso, dell’intera collettività.
Perché realizzare una “copertura verde”: i principali vantaggi
Adottare una soluzione tecnica “copertura verde” significa nel concreto determinare un significativo miglioramento ambientale e funzionale che è rilevabile in estrema sintesi dai seguenti aspetti.
Ritenzione idrica molto elevata (una copertura verde può arrivare a trattenere fino al 90% delle acque meteoriche, rilasciando in tempi ritardati la frazione residua: la maggior parte dell'acqua, quindi, rimane nel ciclo naturale) il che comporta un ritardo considerevole del deflusso delle acque meteoriche verso la rete di drenaggio e quindi al suolo.
Miglioramento del microclima urbano: in estate, le coperture verdi rinfrescano ed umidificano l'aria nell'intorno e producono ossigeno, mentre la vegetazione assorbe energia radiante estiva riducendo gli effetti della cosiddetta “isola di calore”.
Riduzione del livello di smog e delle particelle in sospensione nell’aria (10-20% in meno): la vegetazione dei tetti verdi contribuisce a trattenere gli agenti inquinanti aerei.
Maggiore durabilità dello strato di tenuta grazie alla efficace protezione dagli agenti atmosferici.
Incremento del requisito di isolamento acustico, attraverso l’assorbimento delle onde sonore provocate da traffico urbano, aeromobili, industrie, ecc. , che ne riduce la propagazione. Il rumore riflesso viene ridotto fino a 3 dB e l'isolamento acustico migliora fino a 8 dB.
Assorbimento delle onde elettromagnetiche. Secondo ricerche effettuate dall'Università di Kassel, una copertura verde con 15 cm di substrato leggero è in grado di assorbire circa il 94,4% delle emissioni nel campo di frequenza della rete telefonica mobile cellulare da 1,8 a 1,9 Ghz e delle ricetrasmittenti.
Aumento della prestazione di isolamento termico invernale ed estivo dell'elemento tecnico, connessa alla presenza dello strato vegetale e all'incremento di inerzia della soluzione conforme, con conseguente riduzione dei consumi energetici per riscaldamento e raffrescamento.
Riduzione delle emissioni in atmosfera dei gas combusti a seguito della riduzione di richiesta energetica per riscaldamento e raffrescamento.
Creazione di habitat naturale per piante ed insetti.
Formazione di uno spazio accessorio esterno ad uso abitativo e/o ricreativo.
Nel campo del riciclaggio dei rifiuti, sulle coperture verdi possono trovare collocazione i mini composter capaci di assorbire i rifiuti organici e fornire direttamente sostanze nutritive per la terra vegetale.
Elementi di progettazione dei tetti verdi: i dettagli costruttivi
La realizzazione di un tetto giardino richiede un'attenzione particolare sia nella scelta degli strati funzionali e della loro successione sia nella individuazione dei materiali più idonee alle varie funzioni.
Perché un tetto si copra di verde in modo piacevole, efficace e durevole non è sufficiente collocarvi terreno di coltivo: si avrebbero periodi alternati di totale imbibizione e di totale disidratazione in situazione insopportabile per qualsiasi elemento vegetale.
Il distacco dal suolo ed il mantenimento delle funzioni prefissate richiedono per il sistema copertura: accumulo di acqua ed elementi nutritivi in quantità sufficiente, smaltendo rapidamente l'acqua in eccesso;
stabilità sotto l'azione del vento e
facilità di fruizione (laddove previsto)
massima riduzione del sovraccarico del sistema strutturale;
efficace protezione del sistema dall'azione delle radici e da altre azioni meccaniche e chimiche;
semplicità di realizzazione.
La stratificazione funzionale del tetto verde è riconducibile in parte a quella di una copertura continua, da cui si differenzia sostanzialmente a partire dallo strato di tenuta (nel caso del tetto caldo) e dallo strato termoisolante (nel caso di copertura rovescia) procedendo verso l'esterno.
Di seguito si riportano alcuni dettagli costruttivi con relativa legenda connessi alla risoluzione di alcuni ricorrenti punti singolari.
Da questi dettagli (ovviamente indicativi e non esaustivi) si possono desumere interessanti informazioni circa la successione degli strati funzionali, la continuità di posa di alcuni di essi (ad esempio strato di tenuta e strato termoisolante), gli elementi principali necessari al buon funzionamento di un tetto verde.
LEGENDA DEI PRINCIPALI STRATI FUNZIONALI:
Strato portante
Strato di pendenza
Strato di tenuta all'acqua
Strato di protezione all'azione delle radici
Strato drenante
Strato filtrante
Strato di coltura
Manufatti per il drenaggio, la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche
Strato termoisolante
Strato barriera al vapore
Strato di separazione / scorrimento
Strato di accumulo idrico
Elementi per l'ancoraggio della vegetazione
Impianto di irrigazione
Elementi per la praticabilità della copertura (pavimentazione) e loro supporti
Lucernario
Giunto strutturale
Elemento continuo di protezione del giunto
Cordolo in cls
Ghiaia
Copertura a verde intensivo – Sezione corrente
Copertura a verde intensivo - Nodo con parapetto
Copertura a verde intensivo – Nodo con muratura
Copertura a verde intensivo – Nodo con lucernario
Copertura a verde intensivo – Nodo del giunto strutturale coperto
Copertura a verde estensivo – Nodo con copertura praticabile
Copertura a verde estensivo – Nodo con parapetto
Copertura a verde estensivo – Nodo con pluviale
Copertura a verde estensivo – Nodo con copertura non praticabile
Copertura a verde estensivo – Nodo del giunto strutturale a vista