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concorso di progettazione

RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SAN GIORGIO

Cuggiono (MI)

 

Oggetto: Bando Concorso per idee per la riqualificazione di piazza San Giorgio e delle vie limitrofe a Cuggiono (MI).

Anno: 2005

Design: AR.IN Studio + Arch. Bianchetti

“…la città più bella è quella dove i bambini possono giocare indisturbati nelle piazze

ed i vecchi chiacchierare lungo le strade appoggiati ai loro bastoni”
(Zaccaria 8,4-5)

 

 

 

 

Il rinnovato interesse per “l’abitare in città” attribuisce ai luoghi urbani un ruolo fondamentale nella dinamica urbana. Da qui il bisogno di ridefinire gli spazi di transizione in funzione di una rielaborazione dello spazio pubblico e del suo rapporto con l’ambiente residenziale.
Nasce in generale un’esigenza sociale di miglioramento del paesaggio urbano.
Questa porzione del centro storico di Cuggiono evidenzia una forte unità ambientale, esalta il ruolo degli spazi urbani, è un luogo urbano assolutamente
connotato.
Scrive G: Gualdrini: “Ogni luogo è unico nella sua forma, nella sua immagine,nella sua storia”. Non è forse così anche per Cuggiono?
Allora la riqualificazione deriva dalla necessità di ricreare una relazione tra pieni (gli edifici) e vuoti (gli spazi che stanno attorno): pieno e vuoto, privato e
pubblico, uniti e non separati configurano un ambiente tanto integrato ed unitario da non poter pensare ad un edificio se non inserito in quella certa strada, in quella certa piazza e da non poter pensare quella piazza se non appartenente a quella città.

E la riqualificazione degli spazi della città rideterminerà il rapporto virtuoso con gli edifici: le nuove pavimentazioni, gli elementi di arredo concorrono ad esaltare il linguaggio comune della città creando una unità.
Il progetto, attraverso le proposte di riassetto viabilistico e di nuove pavimentazioni, ricerca la riunificazione degli “oggetti” che formano la città (i
luoghi della città) che, così, risultano radunati, non dispersi, collegati, messi in ordine. Il raduno degli oggetti della città comporta l’individuazione di un centro e di percorsi. Il centro è la piazza; i percorsi sono le vie modellate da un “bordo” rappresentato dalla successione non ininterrotta degli edifici che vi si affacciano: strade vissute come corridoi per la comunità.
L’articolazione dello spazio pubblico si ispira ad un itinerario processionale: chiesa di San Rocco, basilica di San Giorgio, Palazzo Piantanida, Villa Annoni. La piazza S. Giorgio viene immaginata come agorà, epicentro dell’unificazione del tessuto antico, luogo di incontro per eccellenza.
Nella tradizione occidentale il centro di una città è quasi sempre il simbolo di appartenenza di una comunità ad un luogo: la piazza è la massima
manifestazione di una collettiva attrazione verso il principale “luogo della socialità”. La piazza deve essere occasione di incontro fra le persone: quando
queste occasioni vengono a mancare, la piazza diventa un “vuoto senza vita”; ai rumori delle automobili si sostituiscono, la sera, i silenzi di una città deserta. A questa riscoperta del “luogo della socialità”, ma anche “luogo della storia” mira l’idea progettuale nel suo insieme organico di proposte.

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