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edifici privati - residenziale

VILLA UNIFAMILIARE IN VIA CONI ZUGNA

Turbigo (MI)

 

Oggetto: Casa Unifamiliare
Progetto: 1996
Realizzazione: 1997/1999
Località: Turbigo (MI)
Attività svolte: Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo architettonico; Direzione lavori
Categoria: Residenziale
Committente: Privato
Design: Luigi Paolino

 

Il progetto nasce partendo dai limiti dimensionali della casa e del lotto, dalle esigenze distributive della committenza e dalle relazioni spaziali con i confini.
Ne deriva una casa d’abitazione che, pur nelle modeste dimensioni e nella semplicità dell’impianto, si articola come un edificio complesso: l’incastro grosso volume cilindrico nel prisma ad L, il doppio corpo del tamburo a piano rialzato a formare il porticato di ingresso, le differenti altimetrie che assecondano lo sviluppo verticale dei piani. Il soggiorno, poi, è particolarmente arricchito sotto l’aspetto spaziale dalla conformazione del volume a doppia altezza e a sezione trapezoidale retta, ove l’inclinazione della copertura è enfatizzata dalla scansione regolare delle travi ribassate di solaio.
Al mattone, che caratterizza le chiusure verticali opache, posato nella conformazione geometrica più semplice, pura massa che rimanda alla tradizione costruttiva locale, si avvicenda la trasparenza del vetro, ora denunciata con evidenza, come nella grande apertura del soggiorno, nella fascia che illumina il soppalco o ancor più nel lungo nastro inclinato, ora tenuta in maggior riserbo, come nelle strette finestre del tamburo a piano primo il cui sfondato, in continuità con i vuoti del portico, incide decisamente nello srotolarsi della superficie curvilinea, ora ancora impiegata per lasciar scivolare all’interno del volume principale la luce dall’alto, che si spalma morbida sui muri del doppio volume d’ingresso e riempie di sé la cavità domestica.
Circondata dalle altre case, questa tende a rinchiudersi in se stessa, custode dell’intimità domestica: i muri sembrano diventare impenetrabili e l’affaccio diretto si limita alla vetrata nord-ovest del soggiorno rivolta alla strada.
Ma, entrando, si resta totalmente inondati dalla luce, rubata al cielo dalle impreviste, ampie aperture: la luce, appunto, diventa elemento caratterizzante la progettazione: essa penetra, in più rispetto alle consuete finestrature, anche attraverso la copertura trasparente che taglia per tutta la lunghezza il volume principale e si ricollega, a nordest e a sudovest, a due nastri di vetromattone che enfatizzano la “crepa” nella materia tradizionale.

 

Opera finalista al Premio TRE 2002

 

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